Come allevare le anatre? Prima di rispondere a questa domanda, è necessario conoscere le caratteristiche distintive di questi animali. Le anatre sono uccelli acquatici appartenenti alla famiglia degli Anatidi. Questi volatili sono capaci di nuotare, tuffarsi e persino volare. Uno dei tratti che contraddistingue le anatre da altri uccelli è la forma del loro corpo, che è generalmente compatta e arrotondata, con un collo abbastanza corto. Questa conformazione del corpo rende le anatre ottime nuotatrici, permettendo loro di muoversi agilmente sull’acqua. Le anatre hanno zampe palmate, che hanno la funzione di potenti remi, e un becco largo e piatto, ideale per filtrare cibo dall’acqua e dal fango. Allevare le anatre può dare molte soddisfazioni sia agli esperti sia a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di allevamento.
Allevare le anatre, infatti, significa salvaguardare anche una buona alimentazione, perché sono anche una buona qualità di carne magra. Il loro luogo è in prossimità di stagni e laghi, sulle coste di mari e oceani e ruscelli o corsi d’acqua. Possono però diventare, anche animali ornamentali grazie alla loro eleganza. Il loro habitat naturale e elemento, dunque, come già detto è l’acqua.
Caratteristiche e particolarità delle anatre
Il piumaggio delle anatre varia notevolmente tra le specie, ma generalmente è impermeabile grazie a una secrezione oleosa prodotta da una ghiandola situata vicino alla base della coda. Questo olio viene distribuito su tutto il corpo durante la pulizia, permettendo alle anatre di rimanere asciutte e calde anche in acque fredde. I maschi di molte specie presentano colori vivaci e pattern distintivi, usati per attirare le femmine durante la stagione degli amori, mentre le femmine tendono ad avere colori più mimetici, utili per proteggere i nidi e i piccoli dai predatori.
Le anatre, come già detto si trovano in diversi ambienti, che vanno dai laghi e fiumi alle zone umide e coste marine. Mangiano tutto, infatti, sono onnivore e la loro dieta può includere piante acquatiche, alghe, insetti, piccoli pesci e crostacei. Alcune specie di anatre sono migratrici, viaggiando grandi distanze tra i luoghi di nidificazione estivi e quelli di svernamento invernali. Questa capacità migratoria è supportata dalla loro robusta struttura alare e dai comportamenti sociali che facilitano la navigazione e la sicurezza durante i lunghi viaggi. Gli allevatori, prima di capire come allevare le anatre devono studiare le caratteristiche delle varie specie e infine, come si comportano nelle diverse condizioni anche atmosferiche.
Allevare le anatre: habitat e alimentazione
Allevare anatre è meno difficoltoso di allevare galline o altri volatili. Infatti, il loro ambiente è naturale, per cui non vi è la necessità di costruire recinti o altri tipi di alloggi, come avviene per le galline, ad esempio.
L’habitat delle anatre è molto primitivo e necessita di pochi accorgimenti. Le anatre hanno bisogno di terreni umidi e di fonti d’acqua, ruscelli e così via. Gli allevatori possono preparare una piccola casetta con paglia, per permettere alle anatre di riposare. Anche le anatre hanno bisogno di riparo dagli agenti atmosferici, dal vento e dalla pioggia, ma anche dal troppo caldo. Le uova di anatra sono molto nutrienti e non si conservano a lungo, per cui è necessario raccoglierle quanto prima.
Allevare le anatre significa anche analizzare i loro comportamenti quando depongono uova. Infatti, solitamente le anatre depongono le uova nelle prime ore del mattino, e se restassero a lungo nell’acqua, quest’ultima potrebbe penetrare il guscio e sporcare l’interno delle uova.
Inoltre, è necessario posizionare nei pressi di stagni o laghi artificiali rampe di accesso, in modo da permettere alle anatre di entrare in acqua senza difficoltà.
Come allevare le anatre? L’alimentazione delle anatre
Le anatre essendo animali selvatici mangiano erbe, radici, foglie, piante acquatiche, ma anche crostacei, vermi e insetti che trovano nelle acque e soprattutto nel fango.
Se si allevassero anatre sarebbe consigliabile utilizzare un pellet adatto per loro, che si può trovare nei negozi specializzati di agraria. Tali composti contengono i nutrienti di cui le anatre hanno bisogno: proteine, vitamine e minerali. Esistono formulazioni diverse in base all’età degli anatroccoli, i quali fino alla terza settimana devono nutrirsi del 20-22% di proteine ad esempio.
Per quanto riguarda le anatre ovaiole il discorso cambia, infatti, esse necessitano di circa il 18% di fonti proteiche, mentre le anatre più giovani e le femmine in deposizione circa il 14%. Ovviamente, oltre al pellet specifico per ciascun tipo di anatra, è necessario integrare la loro alimentazione con carote sminuzzate, mais, pomodori, verdure, uova sode tritate, lumache e lombrichi. La dieta delle anatre è molto varia e può includere noci, scarti da cucina, miscele per galline, pane, evitando cibi troppo grassi e zuccherati.
Perché allevare le anatre
Allevare le anatre può essere un’attività gratificante e relativamente semplice se si seguono alcune linee guida fondamentali. Come già detto, è essenziale fornire alle anatre un ambiente sicuro e confortevole. Le anatre possono alloggiare anche in un’area recintata dove possano muoversi liberamente, ma che sia protetta dai predatori.
Un rifugio coperto è importante per proteggerle dalle intemperie e per fornire loro un luogo dove riposare e deporre le uova. L’acqua è il loro elemento essenziale e naturale, per cui, chi decide di allevare anatre deve avere a disposizione un piccolo stagno o una vasca d’acqua dove possano nuotare e pulirsi. Molti allevatori decidono di costruire acquitrini, stagni artificiali proprio per creare un ambiente adatto alle anatre.
L’alimentazione delle anatre deve essere equilibrata e nutriente, per cui l’ambiente creato per accoglierle deve includere la presenza di granaglie, verdure, insetti e piccoli pesci, oltre agli altri alimenti sopra menzionati. È possibile acquistare mangimi specifici per anatre presso i negozi di prodotti agricoli, ma è anche possibile integrare con alimenti naturali. È importante fornire sempre acqua fresca e pulita, poiché le anatre tendono a sporcare rapidamente le loro fonti d’acqua. Nasce quindi la necessità di un ricambio d’acqua attraverso sistemi di depurazione acque.
Infine, la salute delle anatre deve essere monitorata regolarmente. Le anatre possono essere soggette a parassiti e malattie, quindi è fondamentale osservare eventuali segni di malessere come cambiamenti nel comportamento, perdita di piume o problemi respiratori. In caso di dubbi, è sempre opportuno consultare un veterinario specializzato in animali da cortile. Con le cure adeguate, le anatre possono vivere bene e in salute, contribuendo con la loro presenza e, in alcuni casi, con la produzione di uova fresche.
Principali specie di anatre e come allevarle
Le specie di anatre sono moltissime, infatti, si calcola che in tutto il mondo esistono 145 specie con molte varianti. La taglia di questi alati parte dai 30 fino ai160 cm. Una delle caratteristiche delle anatre è la migrazione, infatti emigrano e hanno comportamenti e stili di vita diversi in base alla razza. Esistono anche normative specifiche per le anatre e per gli allevamenti, la legge stabilisce, tra le altre cose che le anatre devono avere accesso illimitato a fonti d’acqua. Inoltre, devono avere ampi spazi a disposizione e possibilità di pascolo e nuoto. Si allevano anatre principalmente per le uova che sono molto nutrienti e di alta qualità.
La razza di anatre Pomerania, ad esempio produce circa 150 uova in un anno. Altre specie di anatre ovaiole sono:
- Khaki Campbell
- White Campbell
- Dark Campbell
- Corritrice Indiana
- Abacot Ranger
- Orpington
- Aylesbury
- Rouen
- Welsh Harlequin
- Pekin
- Muscovy
Cosa mangiano le anatre? Alimentazione all’aria aperta
Nella gestione di un allevamento di anatre in cui di notte gli animali sono in un ricovero e di giorno invece al pascolo, si può distribuire in modo ottimale la razione principale di cibo all’aperto. L’ideale è avere delle mangiatoie fisse, in modo da mantenerle sempre pulite. Le mangiatoie e gli abbeveratoi possono essere realizzati con contenitori in plastica o terracotta. I recipienti per gli abbeveratoi devono essere molto grandi in modo da consentire agli animali di immergere la testa nell’acqua e abbeverarsi.
Allevare le anatre da riproduzione
Esistono allevamenti con finalità riproduttive, cioè che sono costruiti proprio per permettere di covare uova e far nascere anatroccoli. Si tratta di un’attività molto redditizia, perché solo un certo numero di allevatori ha la possibilità di cedere a terzi piccole anatre da riproduzione.
Gestire un allevamento di anatre da riproduzione è più complesso, perché è necessario predisporre un ambiente adatto ed effettuare periodici controlli. La primavera è la stagione in cui le anatre depongono più uova.
Anatre da riproduzione e registro AAVM-ZUM
Le anatre possono essere allevate in coppia oppure in particolari rapporti, come ad esempio 1:2 maschio – femmine; 1:4 e così via. Ovviamente più alto è il rapporto, meno sarà la riproduzione. Ad esempio, se si supera il rapporto 1 maschio -5 femmine, il tasso di fecondazione sarà bassissimo. Controlli medici periodici sono importanti in un allevamento di anatre da riproduzione e inoltre, è necessario selezionare le razze più forti e resistenti per la riproduzione. Gli allevatori generalmente scelgono razze pure di anatre iscritte nel registro genealogico AAVM-ZUN.
Il registro genealogico dell’AAVM-ZUN è un documento fondamentale per gli appassionati di avicoltura e per gli allevatori che si dedicano alla conservazione e al miglioramento delle razze avicole. AAVM-ZUN è l’acronimo di “Associazione Avicola Valorizzazione Marche – Zona Unica Nazionale”, un’organizzazione che si occupa della tutela e della promozione delle razze avicole autoctone delle Marche, una regione italiana con una ricca tradizione in questo campo.
Il registro genealogico serve ad avere traccia delle diverse razze avicole, documentando la loro discendenza e le caratteristiche di ciascuna specie. Tale strumento è importante per garantire la purezza delle razze e per evitare la consanguineità, che potrebbe portare a problemi di salute e alla perdita delle peculiarità delle specie. Gli allevatori che iscrivono i capi al registro devono seguire criteri ben precisi di selezione e fornire dettagliate informazioni sui loro animali, inclusi dati su nascita, stato di salute, crescita e riproduzione.
Il registro genealogico dell’AAVM-ZUN preserva la biodiversità e inoltre, offre anche uno strumento on line per condividere tecniche, partiche, conoscenze e best practices tra gli allevatori. Sulla piattaforma spesso si organizzano eventi, workshop e pubblicazioni per aggiornare i membri sulle notizie e scoperte scientifiche, sulle nuove tecniche di allevamento e così via. In questo modo, il registro non solo protegge il patrimonio genetico delle razze avicole, ma contribuisce anche alla loro valorizzazione rispetto ai contesti nazionali e internazionali.
Selezione razze di anatre da riproduzione
Allevare le anatre e selezionare le razze di anatre da riproduzione è un lato molto importante per chi desidera allevare questi uccelli. Ciò vale sia per scopi riproduttivi che ornamentali. Infatti, esistono diverse razze di anatre, ognuna con caratteri diversi, attraverso i quali hanno la capacità di adattarsi all’ambiente che le circonda e alle diverse esigenze che possono presentarsi.
Una delle razze più popolari è l’anatra Pechino, nota per la sua crescita rapida e la produzione di carne di alta qualità. Questa razza è particolarmente apprezzata negli allevamenti commerciali grazie alla sua robustezza e alla facilità di allevamento. Le anatre Pechino sono anche relativamente docili, il che le rende adatte anche per i principianti.
Un’altra razza molto diffusa è l’anatra Campbell Khaki, rinomata per la sua eccellente produzione di uova. Questa razza può deporre fino a 300 uova all’anno, rendendola ideale per chi è interessato alla produzione di uova. Le Campbell Khaki sono anche anatre resistenti, capaci di adattarsi a diversi climi e condizioni ambientali.
Infine, per chi è interessato a razze ornamentali, l’anatra Mandarina è una scelta eccellente. Con il suo piumaggio colorato e il comportamento affascinante, questa razza è spesso allevata in parchi e giardini per il puro piacere estetico. Tuttavia, è importante notare che le anatre Mandarine richiedono cure particolari e un ambiente adeguato a prosperare.
In conclusione, la selezione della razza di anatre da riproduzione dipende notevolmente dagli obiettivi dell’allevatore. Che si tratti di produzione di carne, uova o semplicemente di bellezza ornamentale, esiste una razza di anatra adatta a ogni necessità.
Non tutte le anatre possono restare all’interno del nucleo da riproduzione, per evitare difficoltà di endogamia. Inoltre, i maschi dovranno essere sostituiti da altri esterni al nucleo. Saranno rimosse dall’allevamento anche anatre che presentano problemi di salute e malformazioni o con comportamenti anomali.
Allevamento anatre: Caratteristiche e controlli medici
In generale, se si sceglie di mettere in piedi un allevamento di anatre per la produzione di uova oppure per la riproduzione è necessario fare un’attenta analisi delle razze, per scegliere quella più adatta allo scopo prefisso.
Molti rivenditori e negozi hanno personale esperto che può consigliare sia l’allevatore esperto sia quello alle prime armi. Generalmente ci si orienta verso anatroccoli con circa una settimana di vita.
Il luogo dove gli anatroccoli dovranno crescere deve avere circa 30°, per cui ci si dovrà attivare con fonti di calore, caloriferi ecc.
Gli anatroccoli possono essere trasferiti nell’allevamento dopo circa tre settimane e iniziare a razzolare e a mangiare insetti, verdure, frutta e così via.
Controlli medici
Gli anatroccoli devono essere sottoposti a controlli da parte di veterinari esperti. Infatti, i piccoli potrebbero avere problemi derivanti da malnutrizione, deformità alle zampe, problemi neurologici a causa di carenze di vitamine. Il veterinario si assicurerà anche che gli anatroccoli non abbiano nel loro organismo parassiti, micosi per le femmine e intossicazioni provocate da ambienti troppo umidi.