L’allevamento di volatili, compresi galline, tacchini, oche e anatre rientra in una branca della zootecnica chiamata avicoltura. Incubare le uova feconde è una delle operazioni più delicate per chi si dedica a questa attività. Gli allevatori oggi sono sempre di più alla ricerca di nuove tecniche per gli allevamenti, perché da questa pratica si ricavano carni di alta qualità, uova e anche piume da utilizzare nelle industrie.
L’incubazione delle uova è un elemento importante negli allevamenti, poiché si tratta di un processo delicato e particolare che richiede molta cura e attenzione. Le operazioni che gli allevatori compiono nel difficile compito di seguire l’incubazione delle uova feconde porterà alla nascita di pulcini, in modo da continuare il ciclo riproduttivo. Innanzitutto, è necessario garantire la buona salute delle uova feconde affinché i pulcini si sviluppino in modo corretto e sano.
Il primo passo essenziale per incubare le uova feconde è quello di disporre di un’incubatrice di buona qualità, preferibilmente automatica, in modo da mantenere costanti sia la temperatura sia l’ umidità. Infatti, la temperatura ideale per l’incubazione delle uova di gallina è di circa 37.5°C, mentre l’umidità dovrebbe essere mantenuta intorno al 50-55% durante i primi 18 giorni, aumentando al 65-70% negli ultimi tre giorni per facilitare la schiusa.
Come incubare le uova feconde? Le operazioni da compiere
Prima di analizzare il processo di incubazione di uova feconde è necessario dire che si tratta di un processo naturale e che negli allevamenti a conduzione familiare, l’incubazione è chiamata cova, perché affidata alla gallina stessa.
La cova dura 21 giorni e la chioccia lascia le uova solo per brevi periodi, quando ha la necessità di mangiare e bere.
Negli allevamenti professionali, gli allevatori, prima di posizionare le uova feconde nell’incubatrice dovranno assicurarsi che esse siano intatte, senza crepe e pulite. Tutto ciò per garantire igiene, sicurezza e proteggere le uova da agenti esterni o da eventuali contaminazioni. Le uova feconde dovrebbero essere posizionate con la punta più piccola rivolta verso il basso e leggermente inclinate. Nell’attività di incubare le uova feconde, è fondamentale, inoltre, girare le uova almeno tre volte al giorno per evitare che l’embrione si attacchi alla membrana dell’uovo. Esistono in commercio, alcune incubatrici automatiche che provvedono in modo autonomo a rotolare le uova, evitando in questo modo dimenticanze oppure che l’ambiente venga contaminato.
Bisogna precisare che durante il periodo di incubazione, è importante monitorare regolarmente la temperatura e l’umidità all’interno dell’incubatrice e fare eventuali aggiustamenti. Intorno al giorno 18 di incubazione, si può smettere di girare le uova e incrementare il tasso di umidità per preparare le uova feconde al processo di schiusa.
Processo di schiusa delle uova feconde
Dopo le operazioni preliminari, il monitoraggio descritto nei paragrafi precedenti, dovranno passare 21 giorni prima di vedere i primi segni di schiusa. Va anche detto che la schiusa è un fenomeno naturale e tale processo non va assolutamente forzato. Non aiutare, dunque i pulcini a uscire dalle uova, poiché questa operazione naturale li aiuta a sviluppare la forza che servirà per sopravvivere. Il processo di schiusa delle uova feconde, dunque è un evento che va seguito e accompagnato, senza mai intervenire, al fine di far nascere pulcini sani e forti.
Incubare le uova feconde: La fecondazione delle uova di gallina
Gli allevamenti di galline sono molto diffusi; basti pensare non solo agli allevatori professionisti ma anche a coloro che decidono di allevare un piccolo numero di galline o di altro volatile, per garantirsi uova fresche dalle enormi qualità nutritive.
La fecondazione delle uova di gallina è un processo naturale che avviene quando una gallina e un gallo si accoppiano. Il gallo trasferisce lo sperma attraverso la cloaca, una cavità comune per i tratti digestivo, urinario e riproduttivo. Tale operazione si chiama anche bacio cloacale.
In seguito all’ovulazione, l’ovocita passa attraverso una sorta di imbuto, l’ovidotto e infundibolo. Ci vorranno circa 15 minuti al passaggio dello sperma nell’infundibolo ed è in questo punto che avviene la fecondazione.
Se l’ovulo viene fecondato, inizia a svilupparsi in un embrione, che poi si trasformerà in pulcino durante il processo di incubazione.
Nel momento in cui l’uovo è fecondato, si può notare una piccola macchia bianca chiamata blastodisco, che diventa un blastoderma se l’embrione inizia a svilupparsi. La fecondazione non influenza il sapore o la qualità dell’uovo se viene consumato prima che l’embrione inizia a svilupparsi. Infatti, a volte le uova che si acquistano nei supermercati non sono fecondate perché provengono da galline che non hanno avuto contatti con un gallo.
Anche l’incubazione delle uova fecondate di gallina richiede circa 21 giorni. Durante questo periodo, è cruciale mantenere una temperatura costante di circa 37.5°C e un’umidità adeguata a favorire lo sviluppo dell’embrione. Alla fine dell’incubazione, il pulcino rompe il guscio dell’uovo con il suo becco, un processo noto come “pipping”, e finalmente nasce. La fecondazione e l’incubazione delle uova sono processi meravigliosi che spiegano la complessità e la bellezza della natura e delle specie di animali esistenti.
Incubare le uova feconde: Incubazione uova di anatre e oche
Le temperatura di incubazione è comune a tutti gli anatidi e anseriformi e si attesta a 37.6°C, mentre l’umidità deve essere compresa tra i 42 e i 44 punti percentuali. Per incubare le uova feconde è necessario prestare molta attenzione alle temperature dell’ambiente dove sono ospitate. In schiusa invece l’ambiente deve avere una temperatura ottimale di 37.2°C e un’umidità del 62%.
In base alla specie e alla razza le uova hanno cicli di diversa lunghezza, infatti le anatre nane, smeraldo e buona parte delle comuni specie selvatiche hanno bisogno di restare in incubatrice 24 giorni, mentre dal giorno 25 in poi inizia l’operazione di schiusa. Le specie di anatre che appartengono alle corritrici indiane invece hanno bisogno di 28 giorni e vanno poste in schiusa a partire dal ventiseiesimo giorno di incubazione.
Giorni e tempi di incubazione uova feconde
Per quanto riguarda le oche invece i giorni di incubazione delle uova feconde sono 30 e andranno messe in schiusa a partire dal giorno 28.
L’incubazione degli anatidi e degli anseriformi è particolare, perché avviene a partire dal settimo giorno fino a quando le uova si schiudono. Per incubare le uova feconde con risultati soddisfacenti, gli allevatori dovranno umidificare l’incubatrice con acqua tiepida vaporizzandola sulla parte esterna delle uova, per migliorare la percentuale di nascite dei pulcini. Tale operazione va ripetuta ogni giorno, lasciando raffreddare le uova qualche minuto.
Il raffreddamento durerà in base alle temperature dell’ambiente in cui sono poste le uova feconde. Bisogna, inoltre evitare escursioni termiche. Le uova feconde, infatti sono molto delicate e non vanno sottoposte a sbalzi di temperatura repentini e nocivi per la salute dei pulcini. Per il raffreddamento delle uova bisogna scegliere ambienti con temperature inferiori ai 20°C.
La durata del riposo delle uova feconde potrà essere maggiore con il passare del tempo.
Ciò viene fatto per due motivi, il primo ricreare l’azione quotidiana della madre che lascia il nido per fare il bagno e vi ritorna umida, e poi per minare la consistenza del guscio. Il guscio, infatti, è composto da due importanti elementi: carbonato e fosfato di calcio che verrà intaccato dall’acqua. Praticamente è l’avvisaglia di ciò che accadrà nel primo giorno in cui le uova verranno messe in schiusa.
E’ consigliabile lasciare l’incubatrice chiusa nelle prime 36 ore di schiusa, privandola in questo modo del ricambio d’aria. Con tale tecnica aumenta la percentuale di anidrite carbonica all’interno dell’ambiente. Il vapore acqueo si lega con l’anidrite carbonica in un altro elemento, l’acido carbonico che andrà a intaccare il guscio.
Tale tecnica è necessaria, perché il becco degli anatroccoli non è abbastanza appuntito come quello dei pulcini, per cui per loro è meno semplice rompere il guscio. Invero questo problema si riscontra drammaticamente nelle oche.
Quando i primi anatroccoli riescono finalmente a forare i gusci sarà necessario ripristinare il normale riciclo d’aria aprendo le prese d’aria dell’incubatrice.
La fase di schiusa è una delle più delicate del ciclo vitale di un uccello ed è necessario, tra le altre cose, evitare di aprire la macchina fino al compimento del ciclo, poiché l’improvvisa corrente d’aria fredda che si origineranno spalancando lo sportello per curiosare o per provare ad aiutare un anatroccolo in difficoltà, proverebbe notevolmente tutti gli altri animali, in quanto si creerebbe un brusco calo della temperatura, della CO2 e dell’umidità.
La schiusa andrà aperta quando i primi anatroccoli saranno pronti per essere impastati (massimo 12/24 ore dalla nascita), e da quel momento tutti gli anatroccoli ancora in fase di schiusa dovranno, se necessario, essere aiutati sistematicamente ad uscire dall’uovo, ma solo nel caso in cui abbiano già rotto l’uovo autonomamente.
Uova feconde: Quanto dura un uovo fecondato?
Prima di incubare un uovo fecondo è preferibile attendere almeno 24 ore. Generalmente le uova fecondate si conservano bene per circa sette giorni.
Come capire se l’uovo è fecondato?
Per comprendere se un uovo è fecondato bisogna osservare il guscio; quest’ultimo, infatti apparirà più sottile, trasparente e chiaro quando l’uovo non è fecondato. Al contrario, l’uovo fecondato presenta una zona chiara nella parte alta, chiamata anche camera d’aria.
Incubare le uova feconde: La normativa
Esistono infine, normative che regolano gli allevamenti e l’incubazione di uova feconde. Infatti, nello specifico e per quel che concerne le uova da cova, la legge europea stabilisce che: Gli stabilimenti e gli incubatoi possono commercializzare le uova e i pulcini solo previa registrazione da parte del MIPAAF. Gli stessi stabilimenti sono tenuti ad effettuare comunicazioni mensili al Ministero relativamente alle uova da cova messe ad incubare e all’utilizzazione dei pulcini.